Fame emotiva, come riconoscerla e come relazionarsi con essa.
Ieri è uscito un articolo su come evitare e combattere la fame. La mia domanda è "perché dobbiamo combatterla?"
La fame emotiva è una sensazione NORMALE che abbiamo sperimentato tutti almeno una volta. Le sue caratteristiche sono queste:
- arriva come un'onda, in modo immediato
- la possiamo sperimentare a stomaco pieno, dopo mangiato
- la sentiamo in bocca come una tensione o come una voglia
- è correlata ad un determinato alimento
- dipende da un certo stato d'animo (ansia, rabbia, noia, tristezza, ..)
- non passa mentre mangiamo.
Qual è il problema che quasi tutti abbiamo sperimentato nel relazionarci con essa? Il senso di colpa dopo averla assecondata. Quindi cerchiamo, almeno la maggiorate di noi, di combatterla e ingannare in nostro organismo bevendo, lavandoci i denti o mangiando una carota.
Ma da cosa deriva la fame emotiva?
E' una sensazione insita in noi, ce la portiamo dietro da quando siamo dei bimbi e la mamma per farci stare buoni ci dava una caramella o per consolarci un pezzo di torta e pezzo qui e pezzo lì siamo cresciuti associando certi cibi (comfort food) a un senso di consolazione e appagamento. E' normale.
Ma quando arriva è necessario RICONOSCERLA ed essere consapevoli, in modo da non agire passivamente trasportati da questa tensione che sentiamo ma attivamente decidendo, se è necessario, di soddisfare questa nostra necessità.
Guida pratica al riconoscimento e alla gestione della fame emotiva:
quando senti fame fermati un attimo e cerca di capire dove senti questa sensazione
se la senti nello stomaco è fame fisiologica, quindi se sei in procinto dell'ora di pranzo/cena resisti qualche minuti; se invece è metà mattino o pomeriggio potresti prendere in considerazione l'idea di fare uno spuntino
se invece la senti in bocca ed è arrivata in modo immediato: è fame emotiva, ok, l'hai riconosciuta
dopo averla riconosciuta cerca di capire qual è il tuo stato d'animo, che emozione ti ha portato a questa necessità (se non lo facciamo a lungo andare possiamo iniziare a confondere le emozioni con la fame e parliamo nei casi estremi di "intolleranza alle emozioni")
una volta riconosciuto lo stato d'animo prenditi un momento per sperimentarlo con calma e tranquillità
dopo di che la tensione dovrebbe essersi attenuata, ma se persiste ancora questa voglia di mangiare un alimento specifico: capisci di che alimento si tratta
con CALMA prendilo, siediti a tavola, chiudi il pacchetto/confezione da cui lo hai preso, concentrati su quell'alimento e cerca di consumarlo assaporandolo e concentrandoti sul gusto
mangialo lentamente, concentrandoti solo su quello. Vedrai che una volta finito non avrai voglia di proseguire a mangiarne altri.
In questo modo hai soddisfatto la tua fame emotiva in modo consapevole e hai agito attivamente senza lasciarti sopraffare passivamente dalle emozioni: vedrai che così facendo non sperimenterai il senso di colpa!
Cosa succede se combatto la fame emotiva?
Se decidi di combattere la fame emotiva e magari mangiare una mela, bere un bicchiere d'acqua o un caffè la tensione che si è creata aumenterà sempre di più e passerai la giornata o il pomeriggio (fino a che magari non fai qualcosa che ti distrae) con il pensiero di fisso di quello che avresti voluto mangiare.
A lungo andare, se combatti sempre questa sensazione, si vengono a creare delle idee di "restrizione" e delle regole rigide che ti impongono di non cedere mai alla fame emotiva; la tensione che si crea aumenta in modo progressivo (possiamo parlare anche di "craving") e se queste regole vengono protratte nel tempo possono portare, nel momento in cui sei stanc* o allenti la presa, all'insorgenza di abbuffate (oggettive o soggettive) seguite da un importante senso di colpa.
L'importante è agire sempre con consapevolezza.
riconosci la fame emotiva
riconosci il sentimento da cui deriva
sperimentalo
se persiste la voglia di quel determinato alimento: mangialo ma con consapevolezza e tranquillità.
Se hai voglia di un biscotto mangia un biscotto! Se mangi una mela continuerai ad avere voglia di un biscotto.
cit.